Si informa la cittadinanza che oggi, martedì 10 dicembre, l’Amministrazione Comunale si è recata presso la sede del Servizio Tutela e Valorizzazione Ambiente della Provincia di Lecce, per partecipare alla terza seduta della Conferenza dei Servizi per il riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale dell’impianto per il trattamento dei rifiuti liquidi speciali pericolosi e non “#Ecolio2”, situato nel territorio di Presicce-Acquarica, ma a circa 1 km dall’abitato di Salve.
Il Comune di Salve, oltre che della consulenza di un legale e di un tecnico, si è avvalso e si avvarrà, a partire dalla seduta odierna, dell’autorevole competenza sanitaria dell’oncologo Dott. Giuseppe #Serravezza, che ha accettato l’incarico con un onorario simbolico di un euro.
Sulla base anche di ulteriori rilievi dell’ARPA sulla nuova documentazione progettuale presentata dall’azienda, la seduta è stata aggiornata al prossimo 23 gennaio 2020.
Ringraziamo calorosamente i numerosi #cittadini presenti, che hanno manifestato pacificamente la voce del nostro territorio e hanno supportato le istituzioni, e le associazioni Legambiente Salve, LILT e Italia Nostra con le quali i Comuni coinvolti stanno collaborando proficuamente.
Qui un estratto della #dichiarazione del Comune di Salve, depositata agli atti:
“Il Sindaco del Comune di Salve, alla luce di quanto emerso nel rapporto conclusivo delle attività di ispezione ambientale straordinaria relativo all’impianto Ecolio 2, considerata la pacifica esistenza di plurime inadempienze alle prescrizioni dell’AIA e di numerose criticità ambientali, dettate tanto dalla carenza di monitoraggio sull’attività quanto dalla difformità del processo di trattamento dei rifiuti rispetto agli obblighi ed alle buone pratiche imposte dall’AIA, […] ritiene imprescindibile rispetto ad ogni valutazione di riesame dell’AIA e di positiva valutazione di compatibilità ambientale dell’impianto e dei processi in esso gestiti, che venga ordinata e comunque disposta una puntuale verifica preliminare della possibile contaminazione del sito e del rischio sanitario presente quale conseguenza della avvenuta emissione dal medesimo impianto di agenti inquinanti e dal mancato rispetto delle corrette pratiche di trattamento dei rifiuti speciali pericolosi.
La sostenibilità dell’impianto in parola non può prescindere dalla piena conoscenza della attuale pressione ambientale e dal possibile rischio sanitario che ulteriori immissioni andrebbero a determinare sulla popolazione ubicata a vicinissima distanza dal sito.
A tale proposito, poiché da articoli di stampa si è appreso che sono state avviate indagini dalla competente magistratura penale in relazione alle emissioni olfattive reiteratamente avvertite nella zona confinate con il sito di interesse, si chiede alla provincia di Lecce di acquisire eventuali accertamenti tecnici compiuti dalla predetta Procura o disporre l’audizione informativa da parte dei consulenti eventualmente incaricati dalla Procura medesima per lo studio dei fenomeni denunciati.” […]
Il Sindaco, nell’interesse della tutela dell’ambiente e della salute della nostra Comunità, ha, inoltre, annunciato la formulazione di un #esposto basato sulle risultanze del rapporto conclusivo dell’ispezione straordinaria A.I.A. del febbraio scorso.